Mi piacciono i tramonti,il mare,gli occhi e le parole giuste.
Detesto il caos,ma ci vivo.
Detesto il romanticismo,ma ci casco facile.
Sono abbastanza grande per stare al mondo,ma non abbastanza per sapere come.
Mi piace perdermi per ritrovarmi.
Forse,nella mia vita,mi sono persa troppe volte: ho cercato risposte da chi non ne aveva e ho affidato la stabilità del mio cuore agli edifici più traballanti.
Vivo in Sicilia,la più femmina delle Terre,qui il rumore del mare annienta e zittisce ogni tormento,il tempo è fluido e non esiste niente che non possa essere fatto dopo un bel caffè. Amo il caffè,ne sono dipendente.
Si può amare qualcosa o qualcuno senza esserne dipendenti? Io non ci sono mai riuscita: amo troppo e con ostinazione,amo con ogni parte di me,ogni angolo del mio cervello e ogni arteria del cuore. Ho amato l’impossibile in tutte le sue possibilità e l’ultima,per me,è sempre stata la penultima.
La dipendenza peggiore,simile ad una droga,è stato un uomo che non dirò chi è,ma sarebbe dovuto essere il primo amore e l’unico per sempre di ogni donna.
Lui è ancora il mio primo amore e lo sarà,comunque,per sempre ma,ormai,ho imparato ad amarlo da lontano,senza bruciarmi. Ci sono uomini che sanno amare e altri che vorrebbero,magari,ma non hai mai saputo amare nemmeno se stessi.
Ho imparato ad accettare l’amore senza strumenti,quello più doloroso,quello a cui devi credere come ad una fede,perché è troppo silenzioso e ti sfugge.
Proprio io,che non ho mai tollerato la poca concretezza di qualsiasi credo religioso,mi sono ritrovata,per amore,ad entrare in una delle Cattedrali più vuote e tristi e a credere,che prima o poi,quel silenzio assordante,potesse urlare il mio nome.
E lo amo così tanto,che mi basterebbe gridasse solo il suo di nome,perché non è mai troppo tardi per cominciare ad amarsi.
Ho i suoi stessi occhi e gli stessi capelli.
Entrambi,per paura,fuggiamo e facciamo ironia sul nostro dolore,specie se è troppo.
Siamo lunatici,taciturni,ma simpatici.
Lui è puntuale,io no.
Gli ho rubato la furbizia e la malinconia,ma gli ho lasciato l’ordine.
Amiamo viaggiare,ma solo una volta l’abbiamo fatto insieme.
Ci siamo confessati tanti segreti e non ci siamo mai traditi.
Autore: Federica d’Agosta
Dipinto: Adriana Iacono
Conosce tanto di me e,allo stesso tempo,nulla.
Io,invece,l’ho conosciuto e l’ho visto reinventarsi e fare a pugni con la vita.
L’ho visto amare una sola volta nella vita e sentivo,quasi sulla mia pelle,quanto fosse difficile per lui. Così,alla fine,si è arreso.
Volevo solo fargli sapere che quando mi dicono che ci somigliamo sorrido e,un po’, ne vado fiera.
Ne vado fiera perché,per me,lui è come il mare. Le sfumature del mare e tutto quello che nasconde in profondità.
Il mare è culla,ma anche inferno.
Il mare è libertà,ma anche prigione.
Il mare è superficie,ma anche abisso.
Però,il mare non si arrende,tu sì.