Caro signor Giuseppe

Caro signor Giuseppe,

grazie alla mia professione ho avuto il privilegio di conoscerti e di ricevere la tua fiducia e amicizia. Mi ritengo molto fortunata per questo.

Fin dalla nostra prima stretta di mano, ho pensato che tu fossi un uomo speciale e, giorno dopo giorno, ho scoperto in te una mente brillante, una persona genuina, che non smette mai di donare un sorriso e abituata a trattare gli altri con rispetto.

Parlare con te era sempre fonte di stimoli e una iniezione di energia positiva perché, anche di fronte ai problemi e alle ingiustizie, avevi sempre gli spunti giusti, l’approccio più efficace.

Ammiro la tua forza, la determinazione e la grinta che hai messo in tutte le cose che hai fatto: l’energia con cui hai costruito la tua impresa artigiana, col lavoro delle mani e il sudore della fronte; la capacità di essere attento e discreto, tenero ma determinato. Anche nel combattere contro quel maledetto male che ha deciso di portarti altrove, sei stato esemplare.

Ne ho conosciuti pochi uomini come te.

Ringrazio Dio per avere incontrato te e la tua famiglia, splendida, unita e speciale.

Tu, caro “studente fuori corso”, mi hai dato tante lezioni di vita e adesso hai lasciato in mezzo a noi non un vuoto ma una voragine. 

Ugo Foscolo ha scritto che: “un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda”.

E quindi signor Giuseppe, sappi che ti avremo sempre qui accanto a noi, ogni giorno.

Ti voglio tanto bene.

Autore: Debhorah Di Rosa

Dipinto: Mario Occhipinti