Messa a dura prova ancora una volta…
E’ DURA
E’ dura, quando un giorno in piena estate ti tocca ascoltare quel verdetto
che cambierà per sempre la tua vita. E’ dura, guardare oltre i monti
il sole al suo tramonto che ti era stato sempre amico, colorando un cielo
coi colori di una fiaba che nessuno ti aveva raccontato.
Incantata ad ascoltare il silenzio di pensieri che affollano la mente,
oramai che non dai nulla per scontato torni a guardare il mondo
uscendo dai tuoi sogni persi nella nebbia.
E’ dura, non aver più la stessa forza che ogni giorno ti faceva andare avanti…
Ho sparato gli ultimi colpi di artiglieria al mostro col quale stavo da mesi combattendo, non ho avuto il tempo di riprendermi e ho dovuto chiedere nuove forze al mio corpo e alla mia mente per combattere e andare avanti. Non è facile lottare col mostro al tempo del COVID-19 e anche se lo guardi dritto negli occhi con coraggio, scarseggiano le munizioni per tenergli testa e chiedi forza alla bontà Divina che ti protegga da una guerra dichiarata da quel nemico invisibile al quale non è facile tenere testa.
Un’altra alba bussa alla finestra, un’altra notte insonne è passata, il dolore sordo che accompagna le cicatrici dell’ultimo intervento per debellare il MOSTRO, fanno si che le membra siano stanche di lottare contro lenzuola che sembrano pesanti come le antiche tele, il torpore che incatena le mani che sembrano punte da spilli ai polpastrelli, la mente attiva si ribella e ordina al corpo nuove forze per affrontare la giornata. E, adesso in piedi, alcuni movimenti doloranti che faranno sì di rimettersi in moto aiuteranno almeno a sentirsi nella normalità. La forzata reclusione a causa del Covid è stata deleteria in un periodo che avrebbe permesso di raccogliere nuovi frutti, di assaporare quelle piccole soddisfazioni che finalmente avevano dato senso alla vita difficile, avrebbero alleggerito le lotte contro un malessere al quale ti devi abituare. Dal giorno sfortunato quando ti accorgi di aver incontrato quel male che avrebbe condizionato la tua vita.
Autore: Santa Gullotto
Dipinto: Simone Favero