Leonardo

Prima che nascessi tu continuavo a chiedermi come sarei mai riuscita ad amarti, se già tua sorella era per me l’amore assoluto e non misurabile. Non c’era neanche un piccolo pezzettino di me che paresse libero per poter amare ancora, per amare di più.

E allora certi pomeriggi, mentre lei dormiva, accarezzavo la mia pancia che cresceva ogni giorno di più, sentivo premere i tuoi piedini contro la mia mano e mi domandavo: ”Come farò a dividermi tra loro due?”.

Al primo vagito, non appena ti ho potuto tenere in grembo, tu hai sollevato lentamente la testolina, ancora tutta impastata da fluidi di vita e capelli lunghi e neri. Poi hai faticosamente aperto gli occhi, ancora gonfi e raggrinziti, e li hai aperti dritti su di me. La prima immagine del mondo che ti si è impressa dagli occhi al cuore è stato il mio viso, provato ma invaso da una felicità immensa e dilagante.

Ed è nel tuo sguardo, probabilmente ancora poco consapevole, io ho trovato tutte le mie risposte!

L’amore di una mamma non si divide…si moltiplica, si sublima.

L’amore di una mamma riesce a moltiplicarsi infinite volte perché non ha confini, né limiti.

Il cuore di una mamma si nutre dell’amore che da.

Ti vedo crescere: quella manina morbida che premeva sulla mia pancia da dentro adesso è molto più grande della mia, persino “unghie comprese” come dici tu.

Godo delle tue gioie, soffro per i tuoi turbamenti, gestisco i timori e le responsabilità, eppure non c’è mai fatica.

Mi accorgo di diventare grande insieme a te: imparando quello che i tuoi occhi mi insegnano del mondo, scoprendo orizzonti e prospettive che non mi sono mai appartenuti, restando sempre un passo indietro per lasciarti libero di vivere ma pronta a prenderti per mano in ogni istante.

E quegli occhi.

I tuoi occhi grandi e profondi in cui mi perdo e che, ci puoi scommettere, persi nei miei resteranno quelli di te bambino per sempre. Ogni volta che mi guardi le parole restano fuori, come orpelli inutili intorno al viso perfetto di una dea.

Non serve dire, se le cose puoi sentirle.

Tu hai questa capacità innata di “esserci”, da sempre. Sei attento, sei premuroso, non hai mai timore di dire quello che provi né di farti vicino quando serve.

E così questa donna, che aveva tante incertezze e dubbi su di sé e sul futuro, sei stato capace di trasformarla in una mamma che sorride e, almeno così dicono, pare avere una energia inesauribile.

Proprio così Leonardo, essere tua madre è la mia costante condizione di gratitudine verso chi ha deciso di donarti al mondo attraverso di me.

Autore: Debhorah Di Rosa

Dipinto: Ilenia Madaro