Caro babbo

Caro babbo, in questo momento sulle mie labbra c’è solo una parola che in questi giorni di dolore ha risuonato giorno e notte nel mio cuore.

GRAZIE…

Grazie per il babbo tenero che sei stato per me e Giovanna e grazie per l’uomo buono e mite che sei stato per tutti noi. La parola che ti descrive meglio di tutte le altre è bontà, bontà verso tutti senza distinzione alcuna. Bontà che per noi figlie è stata tenerezza infinita e dialogo di cuore che non conosce parole. I grandi discorsi non facevano per te ma tu hai sempre avuto strumenti molto più potenti della parola. Il tuo sguardo limpido, discreto e fiero nello stesso tempo, ci ha sempre comunicato i tuoi sentimenti, il tuo agire ci ha sempre trasmesso grandi valori.

Hai vissuto il Vangelo pienamente radicato e incarnato nella vita quotidiana. Ogni giorno pronto, con i fianchi cinti, che secondo il Vangelo di Gesù significa mettersi all’opera non soltanto per produrre ma soprattutto per dare dignità all’uomo. Siamo stati toccati dal tuo sacrificio e dallo spirito di dedizione, siamo rimasti incantati di fronte alla tua tenacia e alla cura minuziosa in tutto, di fronte al tuo gioire dei risultati senza rivendicare i meriti, di fronte alla soddisfazione portata senza ostentazione ma nella semplicità che ti ha sempre contraddistinto.

Quando penso alla tua semplicità mi viene in mente il tuo amore per la campagna: penso che sia una bella metafora della tua vita. Hai lavorato duramente per dissodare il terreno, hai seminato amore in ogni solco, hai sfrondato il superfluo e nella tua vigna hai potato tutto ciò che non fosse essenziale. Il frutto che raccolgono i tuoi amati nipoti è un grande insegnamento. Sei un grande nonno perchè ti sei fatto piccolo e ti ricorderanno capace di stupore di fronte alle piccole cose, nei momenti tristi ti sentiranno arrivare fischiettando, gli dirai che tutto passa e che la vita è bella, saranno consolati dal tuo sguardo.

Grazie babbo, grazie anche per la famiglia imperfetta che siamo.

Grazie per la famiglia in cui hai sempre creduto nonostante la miseria amandi di cui il male di serve per creare divisione.

Oggi tu e la mamma festeggiate il vostro cinquantatreesimo anniversario di matrimonio e il nostro dono è un grande grazie condiviso con le persone che ti vogliono bene. Grazie perchè io e Giovanna abbiamo sempre saputo dove trovati e, anche se non avevate le risposte che cercavamo, eravate lì per noi con l’amore che solo un genitore conosce.

Grazie babbino del mio cuore, nella nostra preghiera vedremo il tuo volto bellissimo, la tua bozza che non ha conosciuto l’amarezza del lamento e della mormorazione, i tuoi occhi trasparenti e amorevoli, le tue mani tese verso tutti.

Continua a custodirci con la grazia di Dio

Tania e Giovanna

Autore: Tania Brodi

Dipinto: Denise Giacchi